(Incontro sospeso) Il racconto del Carnevale – Una conversazione di Stefano De Matteis fra teatro e antropologia

(Incontro sospeso) Il racconto del Carnevale – Una conversazione di Stefano De Matteis fra teatro e antropologia

(Incontro sospeso) Il racconto del Carnevale – Una conversazione di Stefano De Matteis fra teatro e antropologia

La centralità del racconto del corpo negli elementi di rappresentazione del carnevale

24 febbraio 2020 ore 21.00
La Bottega dello Sguardo, via Farini 23, Bagnacavallo

Ingresso gratuito con tessera associativa, é gradita la prenotazione

Ma è vero che il Carnevale è oramai ridotto a una festa da calendario senza più significati? A un evento fra gli altri della programmazione turistica? Croce e delizia delle pro loco e dell’intrattenimento di consumo?

Bisogna dire che, comunque vadano le cose, scontiamo ancora il peso del passato, di quando “Carnevale” si traduceva con il mondo alla rovescia, l’esasperazione dei caratteri, l’inversione della natura… quando la realtà andava sottosopra e il mondo popolare dei poveri e degli affamati si colorava dei piaceri impossibili, forse mai visti ma sempre desiderati e la tavola diventava la cornucopia che soddisfaceva i desideri della gola e del palato. Infatti, erano i giorni della vittoria del corpo: grosso, grasso e, finalmente, satollo; rimpinzato come le oche, le anatre e i tacchini delle portate che arrivavano a tavola, ripieno come le stratificazioni delle paste rinforzate in tutti gli inimmaginabili modi per il godimento dei sensi. E su tutti gli animali regnava lui, il maiale che si esprimeva in tutti i modi, possibili e immaginabili: intero e in tranci, a pezzi o in parti, oppure nella sua essenza, liquida e pesante, di lardi e strutti. Il carnevale era tutto questo, teatro dell’abbondanza e della ricchezza, messinscena dell’eccesso, parade del piacere e di godimento… ma anche evocazione ed esorcismo del selvatico che è in noi, del nostro animale totemico, dello scuro che ci fa paura…

Ma oggi, epoca di fitness e di controlli calorici, di tofu e chinoa, di vegetariani e vegani… e di sazietà perenne, al carnevale che luogo culturale e sociale spetta? (S.D.M.)