30 Apr IL TEATRO VIVE SOLO SE BRUCIA
IL TEATRO VIVE SOLO SE BRUCIA
Lunedì 6 Maggio – ore 21 // Teatro Goldoni, Bagnacavallo
Ingresso libero. E’ consigliata la prenotazione
Per info:
info@labottegadellosguardo.it
VITA DEL TEATRO, VITE NEL TEATRO
Proiezione del film di Marco Zuin
IL TEATRO VIVE SOLO SE BRUCIA
Proiezione del film di Marco Zuin
IL TEATRO VIVE SOLO SE BRUCIA
La Bottega dello Sguardo e Accademia Perduta/Romagna Teatri, rafforzano la pluriennale collaborazione sul territorio di Bagnacavallo, con un omaggio al teatro, alla sua storia, alle trasformazioni artistiche e sociali che i suoi protagonisti sanno cogliere e raccontare.
Al centro della serata la vicenda della famiglia Carrara, mirabilmente raccontate nel film di Marco Zuin IL TEATRO VIVE SOLO SE BRUCIA (produzione Ginko Film)
Al centro della serata la vicenda della famiglia Carrara, mirabilmente raccontate nel film di Marco Zuin IL TEATRO VIVE SOLO SE BRUCIA (produzione Ginko Film)
Il film si presenta come un racconto di formazione, umana e professionale, la formazione di una famiglia d’arte allargata, quella dei Carrara, appunto, sulle assi di un teatro mobile che attraversa la penisola, alla ricerca del proprio pubblico; ma è anche una storia di trasformazioni: quella del teatro popolare, delle sue condizioni di vita “in viaggio” nel paese Italia, e le trasformazioni sociali e culturali che questo teatro riflette e racconta attraverso gli snodi vitali del suo farsi….
Nel docu-film di Marco Zuin, l’epopea dei teatri viaggianti in Italia, dal primo dopoguerra fino all’avvento dellatelevisione, con un’incursione nel presente, viene raccontata dalla voce di chi quegli anni li ha vissuti: i Carrara.
Nel docu-film di Marco Zuin, l’epopea dei teatri viaggianti in Italia, dal primo dopoguerra fino all’avvento dellatelevisione, con un’incursione nel presente, viene raccontata dalla voce di chi quegli anni li ha vissuti: i Carrara.
Il documentario racconta una stagione irrimediabilmente passata, eppure quella capacità di arrangiarsi tipica degli attori girovaghi e quel bisogno popolare di evasione sono quanto mai presenti nel nostro dna, soprattutto oggi, in un’epoca dove il precariato è diventato una condizione quasi esistenziale e il bisogno di evasione è uscito dalla provincia per diventare globale.
Non è solo la storia della più longeva famiglia di teatranti, è la nostra storia, quella di un Paese e di un pubblico che non c’è più e di cui dobbiamo far tesoro perché solo capendo il nostro passato possiamo affrontare il nostro futuro.
Sono un pezzo importantissimo della storia d’Italia che non possiamo dimenticare.
Questa storia ci ricorda che il patrimonio artistico e umano di un territorio si arricchisce dall’incontro tra più culture. Il teatro ripropone alle nuove generazioni la vita come trasformazione individuale e collettiva. (dalle note di regia di Marco Zuin)
Non è solo la storia della più longeva famiglia di teatranti, è la nostra storia, quella di un Paese e di un pubblico che non c’è più e di cui dobbiamo far tesoro perché solo capendo il nostro passato possiamo affrontare il nostro futuro.
Sono un pezzo importantissimo della storia d’Italia che non possiamo dimenticare.
Questa storia ci ricorda che il patrimonio artistico e umano di un territorio si arricchisce dall’incontro tra più culture. Il teatro ripropone alle nuove generazioni la vita come trasformazione individuale e collettiva. (dalle note di regia di Marco Zuin)
La proiezione del film sarà accompagnata dalla presenza dei fratelli Carrara, in dialogo con Stefano De Matteis e Renata M. Molinari, che quarant’anni fa – dopo lunghe conversazioni e vitali condivisioni con i membri della famiglia Carrara – pubblicarono, per i tipi della Casa Usher, Famiglia d’arte, Ottant’anni di teatro nella storia dei Carrara.
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