La Velocita’ del Futurismo, tra Teatro e Cinema

La Velocita’ del Futurismo, tra Teatro e Cinema

La Velocita’ del Futurismo, tra Teatro e Cinema

Dopo le intense giornate della Festa di San Michele, la Bottega riprende i suoi regolari appuntamenti mensili con una serata particolare…

23 ottobre 2019 ore 21.00
La Bottega dello Sguardo, via Farini 23, Bagnacavallo

Ingresso riservato ai soci della Bottega
é gradita la prenotazione

Scorreremo materiali delle riviste d’epoca, manifesti e documenti storici, con particolare attenzione al cinema. Giorgio Sangiorgi, che già ci aveva guidato in una serata dedicata al cinema in relazione alla Grande Guerra, ci regalerà preziosi spezzoni di film futuristi, raccolti con paziente lavoro di ricerca fra Teche Rai e Cineteca di Roma.

Cinema futurista italiano: un aspetto poco conosciuto della nostra cultura filmica

I rapporti tra il Futurismo e il cinema si concretizzarono nel manifesto La cinematografia futurista (1916) e nel film del medesimo anno Vita futurista di Arnaldo Ginna, andato distrutto. Possiamo però notare che la volontà di rinnovare alla radice il linguaggio filmico con espressioni antigraziose, anticonformiste, provocatorie e dinamiche è presente in altri (seppur pochi) film che ancora possiamo analizzare: Thais di Anton Giulio Bragaglia (1917), Umanità di Elvira Giallanella (1919), e, soprattutto, Velocità di Pippo Oriani (1931), architetto, pittore, regista, riconosciuto come uno degli esponenti di spicco del cosiddetto Secondo Futurismo. Nel 1931, il giovane intellettuale torinese realizzò Velocità, di cui si conserva uno spezzone di tredici minuti. Nel film vengono rappresentate coreografie visionarie realizzate con oggetti della vita quotidiana messi in movimento grazie al montaggio dei fotogrammi. Potremo vedere l’opera di Pippo Oriani grazie alla gentile collaborazione della Cineteca di Roma.