La memoria e il teatro

La memoria e il teatro

Memoria, bene comune. È questo uno dei cardini statutari dell’attività della Bottega dello Sguardo. Fra le molte e delicate questioni che tale assunto pone allanostra attenzione c’eà sicuramente quella del rapporto fra la storia e le sue possibili rappresentazioni. Questo rapporto si fa particolarmente pressante di fronte ad eventi che, come la Shoah, segnano una frattura nella percezione etica della Storia e pongono agli artisti pressanti questioni estetiche.

Lo scorso anno, in ideale continuità con il Giorno della Memoria, Carla Pollastrelli ha presentato in Bottega Akropolis di Jerzy Grotowski: uno dei pochissimi spettacoli teatrali (Polonia, 1962) che hanno raccontato, in azione scenica, la verità dei campi di sterminio.

Il percorso proposto per il 2019 approfondisce la relazione tra il teatro e la Shoah. Come il teatro ha affrontato e affronta oggi questo materiale sempre scottante? Di quali strumenti si avvale per costruire una comunicazione efficace? Come si e modificata la percezione della grande tragedia del Novecento con il trascorrere del tempo? Quali nuove acquisizioni storiche hanno reclamato ascolto e visibilità? Gli appuntamenti proposti vanno da gennaio a fine febbraio, in un arco di tempo idealmente racchiuso tra due date simboliche: il Giorno della Memoria (27 gennaio) e la Giornata Internazionale dei Giusti (6 marzo).

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

N.B
Da questi incontri possono svilupparsi ulteriori momenti di confronto e studio, da concordare con le scuole e gruppi di cittadini. Domande alle quali cercare risposte nella pratica del confronto e dell’ascolto: narrazione, documento, creazione di un personaggio e ricreazione di eventi, quale eà il nostro possibile percorso fra le diverse forme teatrali del monologo? È ancora: come si passa dal testo scritto al testo ascoltato? Come un testo saggistico diventa teatro? Quali memorie di singoli cittadini possono essere messe al servizio della comunità per costruire una rinnovata esperienza condivisa?